I sistemi di propulsione elettrico e ibrido rappresentano il futuro della mobilità sostenibile. Riusciranno a imporsi anche nel presente, oppure bisognerà attendere ancora a lung Gli esperti del settore si confrontano sul tema delle batterie al litio, base della rivoluzione elettrica

Dom, 10/11/2019 - 14:30

L’auto elettrica oggi è una realtà in forte espansione e gli addetti ai lavori sono convinti che possa diventare il mezzo del futuro con una diffusione globale. Nel progetto della mobilità elettrica sono interconnessi i temi della tecnologia e della sostenibilità, con soluzioni interessanti per entrambi i campi di ricerca.

Moderati dal professor Alberto Tenconi, docente di Ingegneria industriale e dell’informazione al Politecnico, gli ospiti dell’incontro sull’auto elettrica discuto sulla convergenza tra l’attenzione politica e normativa e lo stato dello sviluppo delle tecnologie per l’accumulo e la conversione dell’energia elettrica. Nuove sfide attendono l’innovazione in questo campo, cercando di coniugare le esigenze della mobilità di tutti i giorni e la durata del ciclo di vita dei mezzi elettrici e ibridi.

“Il cluster trasporti italiano risolve problemi e lancia sempre nuove sfide per aumentare la sostenibilità a livello ambientale e in quello della sicurezza – spiega Enrico Pisino, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale della mobilità sostenibili – Tutte queste sfide, però, devono trasformarsi in un prodotto acquistabile. La vendita di auto elettriche oggi è in crescita, ma costituisce solo una piccola percentuale dei veicoli acquistati dagli italiani. Si prevede una ulteriore crescita di questo trend nel futuro, grazie a regolazioni e incentivi, fattori macroeconomici, sviluppo tecnologico e la rinnovata sensibilità della popolazione verso il tema della sostenibilità ambientale. I problemi da risolvere sono la diffusione dei punti di ricarica e la creazione dei sistemi di accumulo efficienti”.

L’Italia rimane comunque il fanalino di coda della transizione alla mobilità elettrica in Europa, come sostiene Mario Nicotera, responsabile del team mobilità elettrica di Iren, “Entro il 2030 ci si aspetta un’importante penetrazione del mercato da parte dei mezzi a propulsione elettrica, che dovrà essere sempre più smart e capace di dialogare e gestire gli incarichi – dice Nicotera - Iren in particolare prevede l’installazione di oltre 300 postazioni di ricarica a Torino a partire dal 2020, per promuovere la diffusione dell’elettrico sul territorio cittadino”.

Il boom dell’elettrico passa anche dal volume d’affari che gira intorno a questo segmento. “Il mercato delle batterie è molto vasto – sottolinea l’ingegner Carlo Novarese, co-fondatore e Business Development Manager di Lithops ed esperto di batterie al litio anche nel campo aerospaziale - In generale il trend è in grande crescita”.

L’Europa e l’Italia partono un passo indietro, perché le batterie ricaricabili al litio sono prodotte soprattutto in Cina e queste rappresentano il metodo principale per sostituire i combustibili fossili. Dall’analisi della catena di rifornimento – la “supply chain” – nella gestione del mercato le batterie Li-on si capisce che le componenti principali delle batterie sono praticamente del tutto assenti dal continente europeo, insieme alle competenze industriali avanzate necessarie alla produzione. Inoltre l’Europa ha pochi impianti per il riciclo. Per questo motivo oggi si ricercano sistemi innovativi con variazioni sul tema. Tra i sistemi di nuova generazione troviamo Li-aria, confinate per decenni nei laboratori in attesa di dati incoraggianti, che oggi rappresentano la speranza di rinnovamento per la comunità di ricerca sulle batterie e per il futuro della mobilità sostenibile.

La registrazione integrale dell'incontro