Sezionare gli oggetti di ogni giorno aiuta a comprendere il nostro presente

Sab, 9/11/2019 - 09:13

“Vi siete mai chiesti cosa ci sia nella pancia di un forno a microonde?” chiede Vittorio Marchis, professore di storia dell’ingegneria, all’aula colma di studenti. “Una macchina è come un corpo umano - continua – bisogna conoscerlo per conoscere sé stessi”. Questo è l’intento del professor Marchis, che ormai da anni porta la sua “anatomia di una macchina” in giro per scuole, teatri e piazze.

L’anatomia, come si legge nell’ Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, non è scienza che riguarda solo il chirurgo, ma anche il medico, il filosofo, l’artista e tutta la società. A questa definizione Marchis aggiunge che “fare l’autopsia di un oggetto comune come un forno a microonde non è solo competenza del tecnico, cosi come la poesia non è solo competenza del poeta”. Pronunciate queste parole, indossa il camice e i guanti da anatomista, per iniziare a smontare il microonde pezzo per pezzo.

“Vedete, questo è il cuore del microonde - racconta mostrando alla platea il magnetron - "e come tutti i cuori, contiene una storia”. Quella della sua invenzione, che è stata casuale e ha a che fare con una barretta di cioccolato.

Marchis continua la sua vivisezione, lentamente estrae i pezzi che compongono il forno e inizia a farli passare tra i banchi “è importante toccare la conoscenza, per averne fruizione diretta”. Il professore-anatomista scopre, a poco a poco, l’anima del forno a microonde, svelando che le macchine, nella società odierna, sono parte di noi. Ritornare alla loro origine può aiutarci a comprendere meglio il nostro presente e a costruire un futuro più consapevole.

Martina Stefanoni (futura.news)

La registrazione integrale dell'incontro