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Come funziona?

La tecnologia da sempre è stato un acceleratore dello sviluppo umano. Ha favorito il miglioramento delle condizioni di vita e sociali, ed il superamento di limiti dettati da fattori differenti.

L’innovazione tecnologica al servizio della disabilità mette in luce ancor più chiaramente quanto una condizione diversa possa non essere un handicap, ma rappresentare una specificità affrontabile con diversi strumenti fisici, virtuali, intellettuali. Approfondendo questa relazione si possono scoprire casi attuali o passati, in cui la tecnologia entrata nella vita di persone con disabilità gliel’abbia salvata (in caso di tecnologie mediche) o rivoluzionata permettendo azioni fino a quel momento solo oggetto di fantasia.

Ospiti

Consuelo Agnesi

Architetto, progettista e consulente in materia di Accessibilità, eliminazione e superamento delle barriere fisiche e sensoriali con particolare attenzione alle soluzioni che garantiscono la fruibilità del costruito, dei servizi e della comunicazione alle persone sorde.

Luca Brecciaroli

Coordinatore dell’attività di training all’utilizzo dell’esoscheletro ReWalk, un esoscheletro robotico che consente alle persone con lesione al midollo spinale di alzarsi in piedi, muovere dei passi in posizione ortostatica e, in fase avanzata, salire le scale.

Clemente De Lucia

Psicologo del lavoro e Divisional Manager Categorie Protette presso ManpowerGroup Italia. Da 15 anni operante nel settore della Disability.

Marta Cattaneo

Studentessa laureanda all'Università degli Studi di Torino, con una tesi sul rapporto tra social network e disabilità.

Modera

Luca Paiardi

È architetto, lavora per il Politecnico di Torino e collabora con altre realtà del territorio. È anche musicista e un tennista per la Sport Happenings di Torino: classe '79, a 19 anni l'incidente che lo ha reso paraplegico, senza però minare quella spinta vitale che oggi gli permette di intraprendere tutte le attività della sua vita.