Affidarsi all'Intelligenza Artificiale?

L’Intelligenza Artificiale può migliorare il nostro mondo, sollevandoci da compiti gravosi e aiutandoci a prendere decisioni sempre più consapevoli e razionali. In alcuni casi, può decidere al posto nostro. Ma siamo sicuri di riuscire a creare “macchine morali”, capaci di agire in modo giusto? E come ci tutela, la legge, di fronte alle loro azioni?

Ne parlano al Festival Paolo Benanti, Marina Geymonat e Alessandro Mantelero, moderari da Carlo Blengino.

Tecnologie per l'uomo

Le tecnologie possono migliorare la qualità della vita e del lavoro e produrre benessere e nuove libertà per ampie popolazioni come possono mettere a rischio vita, lavoro e diritti.  Possono oggi cambiare le persone fisiche stesse e la loro quotidianità. Si apre un grande campo a nuove forme di regolazione perché il loro sviluppo generi progresso.

Se le macchine sanno chi sei

Qualunque dispositivo dotato di una telecamera e di un software specializzato ci può riconoscere. Lo stesso può fare un algoritmo, a partire da una nostra foto. Le applicazioni sono molte, dalla sicurezza al marketing, dalla domotica ai servizi. Ma il prezzo può essere alto, in termini di privacy, invasività e controllo delle nostre azioni. Cosa può fare chi detiene il potere di riconoscerci, sempre e in ogni luogo? Come ci possiamo difendere? Perché sviluppiamo e utilizziamo queste tecnologie?

La tecnica tra legge e mercato

Il rapido cambiamento legato al diffondersi delle tecnologie digitali - dalla musica al cinema, dalla televisione ai videogiochi - ha reso sempre più importante il dialogo tra tecnologia, diritto ed economia. Come cogliere le grandi opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico assicurando il rispetto degli interessi - economici, culturali, civili - di tutti?