C’è stato momento nello scorso secolo in cui il futuro sembrava a portata di mano e, del progresso, se ne esaltava la novità – una fede sincera nella capacità di inventare, nei modi sempre più efficienti della tecnologia e della scienza, in una vita migliore, senza rischio.

Se, come sostiene Henry Ford, l'entusiasmo è alla base di tutti i progressi, la società tutta pareva esserne coinvolta: l’intellettuale come l’uomo della strada, così come le casalinghe, gli operai e gli imprenditori.

Un’idea di futuro, un modo di pensare al domani, che si è impressa nei film prodotti delle imprese e che oggi si trasformano in preziose fonti per comprendere il Novecento.

Proiezioni:

Il grande paese d'acciaio (Ermanno Olmi, 1960, 10’)

I nuovi stabilimenti Fiat Mirafiori (Mario Gromo, 1941, 15’)

Il pianeta acciaio (Emilio Marsili, 1962, 18’)

Centrale elettronucleare “Enrico Fermi” (1964, 21’)

Introduce Giovanni Ferrero